martedì 10 luglio 2012

CINTURE DI SICUREZZA

IL CONDUCENTE E' RESPONSABILE AL 50% DEL DANNO PROCURATOSI DAL PASSEGGERO CHE NON INDOSSA LE CINTURE DI SICUREZZA    Corte di Appello di Firenze, sez.II, 20 Febbraio 2012, n.238
la corte di Appello di Firenze ha ritenuto che il conducente sia responsabile quanto il passeggero per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezze da parte di quest'ultimo, con ciò launiformandosi alla giuriprudenza della Cassazione penale, la quale aveva già stabilito che Il conducente di un veicolo è tenuto, in base alle regole di comune diligenza e prudenza, ad esigere che il passeggero indossi le cinture di sicurezza ed, in caso di sua renitenza, anche a rifiutarne il trasporto o ad omettere l'intrapresa della marcia (Cass.Pen. sez. IV n.3585/2010).
"E dunque, se la cintura non era indossata, è più colpevole il conducente, che non propose l’aut-aut, o ti metti la cintura o non si parte, o più colpevole la trasportata con una controproposta perentoria: o senza cintura o senza di me? Quando due vogliono o omettono di volere la stessa cosa, come si fa a stabilire chi dei due ha voluto o ha omesso di più, e chi meno? E’ come se le due mani che applaudono questionassero su chi applaude di più. L’omissione dell’uno ha contribuito alla produzione dell’evento esattamente come ha contribuito l’omissione dell’altro; l’attrice non sarebbe andata ad urtare il parabrezza con la fronte sia nel caso che, in mancanza di cintura, il conducente si fosse rifiutato di trasportarla, sia nel caso che fosse stata lei a rifiutare di essere trasportata. Pertanto, il concorso di colpa della danneggiata va stabilito nel 50% rispetto al convenuto; il che vuol dire che essa ha diritto al 75% del danno complessivo. Di nessun significato giuridico l’obiezione (punto 3 dell’atto di appello) che il conducente non sarebbe legittimato ad eccepire il non uso della cintura da parte della trasportata, “dal momento che egli stesso quale conducente dell’auto (…) era tenuto a fare rispettare tale obbligo”. Seguendo un tale ragionamento, neanche l’attrice sarebbe legittimata a rimproverare alcunché al conducente, dato che l’obbligo d’indossare la cintura era suo, non meno di quanto fosse del conducente quello di fargliela indossare. E dovremmo rigettare in toto la domanda."

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