EUGENIO MONTALE
A LIUBA CHE PARTE (da Le Occasioni)
Non il grillo ma il gatto
del focolare
or ti consiglia, splendido
lare della dispersa tua famiglia.
La casa che tu rechi
con te ravvolta, gabbia o cappelliera?,
sovrasta i ciechi tempi come il flutto
arca leggera - e basta al tuo riscatto
Montale ha scritto questa poesia durante la sua permanenza a Firenze.
Lubia è una bambina ebrea che fugge dalla persecuzione antisemita; costretta ad abbandonare la sua casa (il focolare) porta con sé, in una gabbietta, un gattino, il suo gattino.
La poesia è allegorica e metaforica.
Lubia è la vita innocente e pervicace. Lubia è la custode dei valori della famiglia, è portatrice di speranza per un futuro migliore.
La gabbietta è, per il gattino di Lubia, come l'arca di Noè, anch'essa simbolo di speranza e di continuità per le generazioni future.
In tempi ciechi, sul flutto di un diluvio di male, la salvezza è nelle mani innocenti ed ignare di una bimba.
Un'analogia:
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Luigi Riccio